Missione spaziale Cassini-Huygens

Cassini–Huygens è una missione robotica interplanetaria congiunta NASA/ESA/ASI, lanciata il 15 ottobre 1997 con il compito di studiare il sistema di Saturno, comprese le sue lune e i suoi anelli. La sonda si compone di due elementi: l’orbiter Cassini della NASA e il lander Huygens dell’ESA. Cassini è la prima sonda ad essere entrata nell’orbita di Saturno, il 1º luglio 2004 (ore 04:12 GMT), e solo la quarta ad averlo visitato (prima della Cassini erano già passate la Pioneer … Continua a leggere

Giove

 Giove (dal latino Iovem, accusativo di Iuppiter) è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a 2,468 volte la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.[8] È classificato, al pari di Saturno, Urano e Nettuno, come gigante gassoso. Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altricomposti, quali ammoniaca, metano ed acqua.[9] Si ritiene che il pianeta possegga … Continua a leggere

Venere

Venere è il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole con un’orbita quasi circolare che lo porta a compiere unarivoluzione in 224,7 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza e il suo simbolo astronomico è la rappresentazione stilizzata della mano di Venere che sorregge uno specchio (; Unicode: ♀). È l’oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, con una magnitudine apparente di -4,6, e per questo … Continua a leggere

Mercurio

Mercurio è il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino alla nostra stella, il Sole[1]. È il più piccolo e la sua orbita è anche la piùeccentrica (ovvero, la meno circolare) degli otto pianeti.[2] Come tutti gli altri pianeti Mercurio orbita in senso diretto, a una distanza media di 0,3871 UA con un periodo siderale di 87,969 giorni terrestri. Mercurio è anche in risonanza orbitale-rotazionale, che lo porta a completare tre rotazioni intorno al proprio asse per … Continua a leggere

Proteo, luna di Nettuno

Proteo venne scoperto grazie a un’immagine catturata dalla sonda statunitense Voyager 2 durante il sorvolo di Nettuno del 1989. Ricevette la designazione provvisoria di S/1989 N 1. Stephen Synnott e Bradford Smith annunciarono (circolare UAI 4806) la sua scoperta il 7 luglio 1989, citando 17 immagini scattate nell’arco di 21 giorni, facendo in tal modo risalire la scoperta al 16 giugno.

Tritone, luna di Nettuno

Tritone è il principale satellite naturale di Nettuno, ed uno dei più massicci dell’intero sistema solare, precisamente il settimo, dopo Titano, la Luna e i quattro satelliti medicei di Giove. Scoperto nel 1846 dall’astronomo inglese William Lassell, diciassette giorni dopo la scoperta del pianeta, prende il nome dal figlio del dio del mare Poseidone della mitologia greca. Tritone è l’unica … Continua a leggere

Nettuno

Nettuno è l’ottavo e più lontano pianeta del Sistema solare partendo dal Sole. Si tratta del quarto pianeta più grande, considerando il suo diametro, e il terzo se si considera la sua massa. Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più massiccio del suo quasi-gemello Urano, la cui massa è uguale a 15 masse terrestri, ma … Continua a leggere

Titania – luna di Urano

Titania è la più grande delle lune di Urano e l’ottava Luna del Sistema Solare con un diametro di 1578 km. Scoperta da William Herschel nel 1787, Titania prende il nome dalla Regina delle Fate nel Sogno di una notte di mezza estatedi Shakespeare. Titania è costituita da ghiaccio e roccia in misura all’incirca uguale, ed è probabilmente differenziata in un nucleo di roccia e un mantello di ghiaccio. Uno strato di acqua liquida potrebbe essere presente al confine tra nucleo e mantello. … Continua a leggere

Oberon – luna di Urano

Oberon fu scoperto l’11 gennaio 1787 da William Herschel. Nella stessa occasione, l’astronomo tedesco scoprì anche Titania,[2][3] il più grande dei satelliti di Urano. Herschel successivamente annunciò anche la scoperta di altri quattro satelliti,[4] scoperta che si rivelò poi errata.[5] Nei primi venticinque anni successivi alla loro scoperta, Oberon e Titania non furono osservati da nessun altro telescopio,[6] anche se oggi sono alla portata di un buono strumento amatoriale.[7] Tutti … Continua a leggere