Proteo, luna di Nettuno

Proteo venne scoperto grazie a un’immagine catturata dalla sonda statunitense Voyager 2 durante il sorvolo di Nettuno del 1989. Ricevette la designazione provvisoria di S/1989 N 1. Stephen Synnott e Bradford Smith annunciarono (circolare UAI 4806) la sua scoperta il 7 luglio 1989, citando 17 immagini scattate nell’arco di 21 giorni, facendo in tal modo risalire la scoperta al 16 giugno.

Tritone, luna di Nettuno

Tritone è il principale satellite naturale di Nettuno, ed uno dei più massicci dell’intero sistema solare, precisamente il settimo, dopo Titano, la Luna e i quattro satelliti medicei di Giove. Scoperto nel 1846 dall’astronomo inglese William Lassell, diciassette giorni dopo la scoperta del pianeta, prende il nome dal figlio del dio del mare Poseidone della mitologia greca. Tritone è l’unica … Continua a leggere

Nettuno

Nettuno è l’ottavo e più lontano pianeta del Sistema solare partendo dal Sole. Si tratta del quarto pianeta più grande, considerando il suo diametro, e il terzo se si considera la sua massa. Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più massiccio del suo quasi-gemello Urano, la cui massa è uguale a 15 masse terrestri, ma … Continua a leggere

Titania – luna di Urano

Titania è la più grande delle lune di Urano e l’ottava Luna del Sistema Solare con un diametro di 1578 km. Scoperta da William Herschel nel 1787, Titania prende il nome dalla Regina delle Fate nel Sogno di una notte di mezza estatedi Shakespeare. Titania è costituita da ghiaccio e roccia in misura all’incirca uguale, ed è probabilmente differenziata in un nucleo di roccia e un mantello di ghiaccio. Uno strato di acqua liquida potrebbe essere presente al confine tra nucleo e mantello. … Continua a leggere

Oberon – luna di Urano

Oberon fu scoperto l’11 gennaio 1787 da William Herschel. Nella stessa occasione, l’astronomo tedesco scoprì anche Titania,[2][3] il più grande dei satelliti di Urano. Herschel successivamente annunciò anche la scoperta di altri quattro satelliti,[4] scoperta che si rivelò poi errata.[5] Nei primi venticinque anni successivi alla loro scoperta, Oberon e Titania non furono osservati da nessun altro telescopio,[6] anche se oggi sono alla portata di un buono strumento amatoriale.[7] Tutti … Continua a leggere

Miranda – luna di Urano

Miranda è il più piccolo ed interno satellite di Urano tra le cinque lune maggiori. Scoperto da Gerard Kuiper il 16 febbraio 1948 dall’osservatorio McDonald, lo stesso astronomo ne suggerì il nome, derivante dall’omonimopersonaggio de La tempesta di Shakespeare.[1] È designato anche Urano V. Ad oggi, le uniche immagini ravvicinate di Miranda provengono dalla sonda spaziale Voyager 2, scattate durante il suo sorvolo di Urano nel gennaio del 1986. È stato fotografato e quindi studiato soltanto l’emisfero meridionale della luna, … Continua a leggere

Callisto è un satellite di Giove una frase seconda frase terza frase quarta frase

Callisto è uno dei quattro principali satelliti naturali del pianeta Giove, la terza più grande luna del sistema solare, la seconda più grande del sistema gioviano, dopo Ganimede, e il più grande oggetto del sistema solare a non essere adeguatamente differenziato. Scoperto da Galileo Galilei nel 1610,[2] Callisto ha un diametro di 4 821 km, equivalente al 99% del diametro del pianeta Mercurio ma solo circa un terzo della sua massa. È la quarta luna galileiana in ordine di distanza da … Continua a leggere

Ganimede, altro satellite di Giove

Ganimede è il principale satellite naturale del pianeta Giove e il più grande dell’intero sistema solare; supera per dimensioni (ma non per massa) lo stesso Mercurio.[3] Ganimede completa un’orbita attorno a Giove in poco più di sette giorni[4] ed è in risonanza orbitale 1:2:4 con Europa ed Iorispettivamente. Composto principalmente da silicati e ghiaccio d’acqua, è totalmente differenziato con un nucleo di ferro fuso. Si ritiene che un oceano di acqua salata esista a circa 200 km di profondità dalla superficie, compreso tra due strati di ghiaccio.[5] La superficie ganimediana … Continua a leggere

Satelliti di giove: Europa

Europa è il quarto satellite naturale del pianeta Giove per dimensioni e il sesto dell’intero sistema solare. È stato scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610 assieme ad Io, Ganimede e Callisto, da allora comunemente noti con l’appellativo di satelliti galileiani.[1] Leggermente più piccolo della Luna, Europa è fatta principalmente da silicati con una crosta costituita da acqua ghiacciata,[2] probabilmente al suo interno è presente un nucleo di ferro-nichel ed è circondata esternamente da una tenue atmosfera, composta principalmente da ossigeno. A differenza di Ganimede e Callisto, la sua … Continua a leggere